E’ da un po’ di tempo, saranno 18 mesi grosso modo – se non ricordo male erano gli inizi di marzo del 2016 (allora sono 30 mesi, qualcuno mi dice: giusto!) – che ho una spina molesta in un dito. A volte cerco di togliermela da solo, più spesso dimentico di averla, perché la sua fastidiosa presenza non mi impedisce i movimenti; in fondo continuo a fare la solita vita anche con questo lieve rigonfiamento, ormai incistato sottopelle. Non so che cosa sia successo, ma da stamattina non me lo ritrovo più, il piccolo bozzo. Stavo leggendo l’editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, mi sono casualmente guardato il dito e della spina non c’era più traccia.
Che strano, non credo ci sia un rapporto tra le due cose. In fondo Panebianco fa solo un pacato discorso sullo stile e sul decoro della politica, degli intellettuali e dei media, ricordando le roboanti dichiarazioni di mezzo mondo “in difesa della Costituzione” all’epoca del referendum costituzionale e l’attuale silenzio generalizzato nei riguardi dei governanti, alcuni dei quali vogliono “mandare in soffitta il Parlamento, e dunque la democrazia rappresentativa, e dunque la Costituzione medesima”. Tutto qua.
E poi non è neppure vero che tutti tacciono. Casualmente, in diretta su Repubblica, a Panebianco risponde uno degli intellettuali più impegnati contro il referendum costituzionale, il professor Alberto Asor Rosa, il quale si scaglia violentemente contro “questi autentici e irrimediabili analfabeti che ci governano – parole poche e sommarie, sintassi intollerabile, anfanare d’insulti e proterve battute”, i quali “hanno in mente qualcosa di ben preciso, che è la cancellazione di tutta la storia italiana precedente, con le sue categorie, le sue culture, le sue tradizioni, i suoi protagonisti, la sua memoria”. Sarà chiaro, penserete, che l’Emerito Palindromo parla della Costituzione minacciata, del Parlamento vilipeso. No, per la verità sta parlando della sua pensione, che potrebbe prossimamente subire un piccolo taglio.
Tutto giusto,caro Claudio.
Sono gli”autoproclamatisi grilli della sinistra”. Sarebbe il caso di avvertirli che la sinistra non c’e’ piu’…..anche grazie a loro. Un abbraccio affettuoso. Lalla Trupia
È sempre la stessa solfa: NO NEL MIO GIARDINO.