Il 5G e la corsa del gambero tra PD e IV

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Un limpido discorso di Renzi ha autorizzato, domenica scorsa, a intravedere la nascita di un partito di ispirazione riformista, solido nei principi e nell’impronta culturale, moderato nelle policies, non subalterno allo stillicidio quotidiano dei populismi. E, tutto sommato, anche le prime posizioni espresse da Italia Viva sulla legge di bilancio – sia pure offuscate da oziose polemichette di giornata – rimandano ad una visione moderna, concreta e non punitiva delle politiche di budget.

Poi però non passano neppure 48 ore dalla Leopolda, ed ecco che arriva un primo momento della verità per il neonato partito. Accade che Isabella Conti – giovane sindaca di un piccolo comune emiliano, fresca eroina renziana portata ad esempio di una nuova generazione di politici senza macchia e senza paura – decide di prendere di petto il grande, serissimo tema del 5G e della sua diffusione (una delle ultime chances a disposizione del paese per agganciarsi al treno della modernità) e l’affronta come neanche l’ultimo dei pasdaran grillini. Firmando un’ordinanza che sospende la collocazione sul territorio comunale delle antenne 5G, facendo appello ad una torsione oscurantista del principio di precauzione, riferendosi a ricerche che palesemente non conosce, chiedendo con opportunismo da vecchia dorotea che sul tema si esprima il Ministero della Salute. E da eroina della Leopolda diventa in un battibaleno eroina in rete di antivax, cercatori di scie chimiche e millenaristi di ogni genere, lisciando il pelo all’onda montante dell’ignoranza e delle paure collettive, e prendendosi una bella paccata di tifosissimi like.

Ora, della Conti ci interessa il giusto: che una ambiziosa e un po’ arruffona politica di periferia prenda una topica, può finanche starci. Quello che non ci sta è che gli ambiziosissimi dirigenti nazionali di IV, nelle 24 ore successive, non abbiano detto una sola parola sull’episodio. Da Renzi in giù, passando per la Boschi e Marattin, Rosato, la Bellanova e gli altri. Tutti leoni e leonesse se si tratta di chiedere qualche passaggio in un Tg o di bacchettare il PD per i suoi cedimenti tassaioli. Improvvisamente silenti agnellini di fronte alla madre di tutte le battaglie di civiltà: quella contro l’oscurantismo antiscientifico di cui il nostro paese è succube da anni. E incapaci di ingaggiare una battaglia politica e culturale anche nella propria comunità, in un partito nato (leggo dalla Carta dei Valori di IV) per “sostenere l’innovazione… dare valore alla cultura, alla conoscenza, alle competenze” e via strologando.

Un comportamento opportunistico, vile, di comodo. Da PD, verrebbe da dire. Partito che a Bologna, nelle scorse settimane, ha lasciato solo il suo assessore Lombardo a difendere le ragioni del buonsenso sugli impianti 5G, mentre proprio ieri tre suoi consiglieri comunali di Verona hanno fatto richiesta di sospensione del 5G al sindaco della città. Sempre senza che il gruppo dirigente nazionale del partito battesse ciglio.

In sostanza, su una questione di cruciale importanza per il futuro del paese, al momento IV e PD sembrano rincorrersi come gamberi. Procedendo all’indietro, invece di lavorare per il futuro. Facendo vergognare non dico chi voglia dirsi ancora di sinistra, ma chiunque abbia a cuore l’innovazione, la modernità, la ricerca e la tanto sbandierata trasformazione digitale. Il tutto mentre coloro che pure hanno il copyright di “storiche” battaglie antiscientifiche – i Cinquestelle – oggi difendono e sostengono la rivoluzione del 5G, anche contrastando meritoriamente le frange più arretrate e fondamentaliste del loro movimento.

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Michael Masi

    Meglio ignorare un’affermazione azzardata che aprire un dibattito. La cosa poteva morire così senza conseguenze. Invece tua da bravo Pierino hai voluto dare la stura a tutte le voci ignoranti. Ma che fai provochi?😉🙃😉

  2. michemasi2016

    Non so se sono riuscito a farle avere il mio commento sotto l’articolo. Lo ripeto in sintesi: Ci sono persone e argomenti circa i quali non è opportuno aprire dibattiti. Specialmente in un paese i cui cittadini si distinguono per essere: asini e arroganti. I Novax, complottisti senza indizi, capaci di arrampicarsi sugli specchi pur di sostenere una castroneria. Dunque che una parlamentare si sia sentita autorizza a dire la SUA su un argomento oggetto di studi e approfondimenti, senza conoscere nulla dell’argomento È UN COMPORTAMENTO TIPICAMENTE ITALIANO. A questo malinteso diritto di parlare a sproposito di argomenti specifici, senza avere alcuna preparazione si CONTRAPPONE la cattiva abitudine di tutti i nostri concittadini di CONTROBATTERE, COMMENTARE e SPIEGARE CIÒ CHE NON SI SA. VENENDO AI FATTI: un Sciagurata fa un commento sulla Banda 5G o G5 (auli) E …MIRACOLO passano 12 ore senza che nessun altro “ESPERTO SCIENZATO” senta la necessità o l’opportunità(per distrazione, stanchezza occhesóio – esclusa solo la consapevolezza della propria ignoranza)di CONTROBATTERE A SPROPOSITO. BENE: AVEVAMO SCAMPATO UNA STERILE DIATRIBA.  Pfuii! E tu che cosa fai? Ti lamenti di questo opportuno silenzio, e con nome e cognomi solleciti gli Scienziati? No invochi i TUTTOLOGHI POLITICI, a controbattere alle CASTRONERIE cui eravamo scampati. Ma, scusami, allora lo fai apposta… Come si dice , e per favore non ti ci mettere anche tu. Speriamo che nessuno raccolta. Ti saluto alla prossima. M. Masi ___

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